
La collezione io l’ho destinata alla mia dilettissima Patria: Giulianova. Ho mirato così facendo, ad assicurare anzitutto la conservazione della parte del mio patrimonio che mi è più cara, sia per le cure ed i sacrifici che mi è costato di raccoglierla, sia per il conforto, che, in mezzo ad essa, ho trovato nelle moltissimi tristi contingenze della mia vita (...)
Così Vincenzo Bindi (Giulianova 1852 - Napoli 1928) parla del lascito da lui fatto a favore del Comune di Giulianova, consistente nel bel palazzo di famiglia che si trova lungo corso Garibaldi, nella parte alta della città, nella biblioteca personale ricca di oltre 5.000 volumi e soprattutto nella pregevole raccolta di circa 400 opere di pittura, la maggior parte delle quali collezionata grazie al suo matrimonio con la figlia del noto pittore Gonsalvo Carelli (1818-1900) esponente di spicco della pittura napoletana dell’Ottocento.
La sezione pittorica del Polo Museale trae origine dalla donazione dell'illustre storico e giurista Vincenzo Bindi e il nucleo più consistente è quello della cosiddetta "Scuola di Posillipo", corrente della pittura napoletana che rinnovò il paesaggio moderno con la precisione del disegno e il sentimento del colore, con tele di Pitloo, Gigante, Duclaire, Consalvo e Raffaele Carelli.
La collezione spazia su tre secoli di pittura soprattutto napoletana: dall'Ottocento di Domenico Morelli e Vincenzo Gemito a ritroso fino a opere di Francesco Solimena (seconda metà del XVII secolo) e Jusepe Ribera detto Lo Spagnoletto (prima metà del Seicento), attraverso il Settecento di Pompeo Batoni e Vincenzo Camuccini.
Nutrito appare nella collezione bindiana il numero di artisti abruzzesi di Otto e Novecento come Pasquale Celommi, Filippo Palizzi, Nicola Palizzi, Teofilo Patini, Raffaello Pagliaccetti, Gennaro Della Monica e Valerio Laccetti.
Gli appartamenti del secondo piano di Palazzo Bindi sono in ristrutturazione e di prossima riapertura al pubblico.
English
The painting section of the Municipal Museums of Giulianova originates from a precious donation of the well-known historian and lawyer Vincenzo Bindi: when he died in 1928, he bequeathed to the Town one part of his palace on the main avenue of Giulianova and his private collection of art-works. The chief nucleus of the collection is represented by the works of the so called "School of Posillipo", a group of artist characterized by an excellent drawing and a conscious use of colors in realistic reproductions, who really renovate the landscape-painting. The collection contains canvases by Pitoo, Gigante, Duclére, Consalvo and Raffaele Carelli. Besides them there are nineteenth-century painters from the Abruzzi, such as Filippo and Nicola Palizzi, Gennaro della Monica and Michetti. The beautiful collection covers three centuries: from the nineteenth-century production of Domenico Morelli and Vincenzo Gemito, it goes backwards to Francesco Solimena (early seventeenth century) and Jusepe Ribera, called "the Spaniard" (first half of the seventeenth century), through the eighteenth-century masterpieces of Pompeo Batoni and Vincenzo Camuccini. The art gallery was inaugurated in 1978, along with the historical material which Bindi himself bestowed on the library. The pictures are arranged on the walls of Bindi's aristocratic house, surrounded by antique furniture and precious ornaments left by the important historian.
(versione inglese fonte: beniculturali.it)
